AZD9056, un antagonista orale del recettore purinergico P2X7, migliora i sintomi della malattia di Crohn
I dati di uno studio di fase 2a hanno mostrato che AZD9056, un antagonista del recettore purinergico P2X7, orale, può migliorare in modo sicuro i sintomi nei pazienti con malattia di Crohn moderata-grave.
Il recettore P2X7 è coinvolto nel processamento e nel rilascio di diverse citochine proinfiammatorie correlate alla patogenesi della malattia di Crohn.
Per valutare l'efficacia e la sicurezza di AZD9056 negli adulti con malattia di Crohn attiva, è stato effettuato uno studio in doppio cieco, che ha coinvolto 34 pazienti con forma attiva della malattia di Crohn, da moderata a grave, che erano stati reclutati in 10 Centri in cinque Paesi europei.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere 200 mg di AZD9056 per os una volta al giorno per 28 giorni ( n=24 ) oppure placebo ( n=10 ).
L'end-point primario era il cambiamento dal basale del punteggio alla scala CDAI ( Crohn’s Disease Activity Index ).
Sono stati valutati: la remissione clinica, la risposta clinica, il miglioramento della qualità di vita, proteina C-reattiva sierica e la calprotectina fecale.
I punteggi medi CDAI sono variati da 311 al basale a 242 al 28°giorno nel braccio di trattamento rispetto a 262 - 239 nel braccio placebo ( p=0.049 ).
Più pazienti nel braccio di trattamento hanno raggiunto la remissione ( 24% vs 11% ) e la risposta clinica ( 52% vs 22% ) rispetto ai pazienti nel braccio placebo, senza tuttavia raggiungere la significatività statistica.
E’stato riscontrato un miglioramento nel punteggio alla scala Mental Component Score ( MCS ) - Short Form 36 ( SF-36 ); la qualità di vita è notevolmente migliorata nel braccio di trattamento rispetto al placebo ( p=0.017 ).
Non sono emerse differenze nei livelli di proteina C-reattiva o di calprotectina fecale tra il trattamento e il placebo.
Il farmaco è stato ben tollerato e non sono stati segnalati gravi eventi avversi.
Lo studio ha mostrato da una parte un miglioramento dei sintomi clinici, dolore particolarmente quello addominale, ma dall’altra la mancanza di cambiamento dei marcatori obiettivi di infiammazione. ( Xagena2015 )
Fonte: Inflammatory Bowel Diseases, 2015
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